La parola ai protagonisti del Centro Estivo
Gli animatori: “Ne è valsa la pena”
Soddisfazione e gioia, ma anche preoccupazione e timore. E poi sacrificio, responsabilità, fatica… queste le parole “chiave” che descrivono l’esperienza del centro estivo in questa “strana estate” 2020, che sicuramente non dimenticheremo così presto. A centro estivo concluso, dopo sei settimane di attività all’insegna della normativa volta a contrastare il contagio da Covid-19, gli animatori delle parrocchie del Sacro Cuore di Gesù e dello Spirito Santo si sono riservati qualche giorno di verifica, per valutare l’esperienza condivisa e programmare il prossimo anno di attività.
“Se ripenso al mese di maggio e alle prime ipotesi di tentare l’avventura del centro estivo – commenta Edo, uno tra gli animatori più grandi – con la normativa letta e riletta, le regole e le limitazioni… I dubbi e le paure: “Che facciamo?”… Tanti pensieri contrastanti, ma una cosa ben chiara in testa: offrire ai bambini l’opportunità di divertirsi e di stare insieme dopo i lunghi mesi di lockdown sarebbe stata una sfida che valeva la pena raccogliere!”.
“Siamo arrivati all’estate un po’ tutti, bambini e animatori – prosegue Camilla – con un grande vuoto relazionale, conseguenza dell’isolamento forzato. Questo ci ha dato una spinta in più per far sì che estate ragazzi potesse colmare quel vuoto”. “Inizialmente un po’ di paura e di ansia c’è stata – confessa Aurora – legate soprattutto alla preoccupazione di rispettare e far rispettare le regole: il distanziamento, la mascherina, i contatti limitati… Ma questa situazione ha rappresentato senza dubbio una prova di maturità e di responsabilità da parte di tutti”. “Un’esperienza unica che mia ha ricordato – fa eco Alice – a non dare nulla per scontato, e anche quanto i bambini avessero voglia di ritornare a giocare insieme. Un’esperienza che mi lascia un inesauribile desiderio di spendere il mio tempo e le mie energie in Oratorio”. Emma commenta: “Queste settimane hanno cambiato il mio modo di vedere le cose: ho compreso concretamente il significato della parola amicizia, perché si è creata una relazione davvero profonda tra noi animatori e con i bambini”. “Credo che la parola che meglio caratterizza questa estate sia sacrificio – ammette Elena – un sacrificio però che ha dato i suoi frutti e ci ha ripagato della fatica”. “I bambini sempre entusiasti, nonostante le regole – prosegue Lollo – un bel clima di amicizia tra noi animatori. Ho finito le sei settimane al limite delle mie energie, con tanti amici in più. Ho respirato a pieni polmoni l’aria di oratorio, che è uguale e non diversa indipendentemente dal luogo”. La riprova è il riuscitissimo gemellaggio tra i due, anzi tre oratori di appartenenza degli animatori: Valentino, Spirito Santo e anche Ozzano, come ben sottolinea Tommaso: “Non ho mai avuto problemi ad inserirmi nel gruppo animatori e tra i bambini. Ricorderò sempre questa estate e non vedo l’ora di tornare il prossimo anno!”. Non ci si nasconde la fatica, come dice Agata: “A volte la stanchezza ha preso il sopravvento, ma ho imparato che chiedere aiuto non è segno di debolezza e che la famosa frase “l’unione fa la forza” è veritiera al 100%”. “Siamo cresciuti con i ragazzi – conclude Alice – e credo che questa estate sarà ricordata soprattutto per l’unità e le fraternità che si è creata all’Oratorio”.
Un sodalizio che vuole continuare a camminare anche durante l’anno, per volontà di tutti e con il desiderio di offrire a bambini, ragazzi e famiglie delle belle occasioni di incontro e di condivisione, con tutte le regole e attenzioni del caso. “Non sappiamo come evolverà la situazione – conclude don Marco, la cui determinazione nel portare avanti il progetto del Centro Estivo ha rappresentato un punto fermo per tutti, animatori, volontari, famiglie e comunità salesiana – ma sicuramente proseguiremo con coraggio e la necessaria prudenza le iniziative che caratterizzano la nostra vita comunitaria e pastorale: attenzione ai piccoli, sostegno alle famiglie, occasioni di servizio alla carità, animazione del tempo libero, della liturgia… tutto con lo stile di don Bosco”.
Ora l’oratorio si prende un po’ di vacanza meritata. Arrivederci a settembre!