Domenica 12 novembre al Valentino, ricordando un fatto prodigioso
Giochi e merenda insieme per rinnovare una delle tante tradizioni salesiane, la castagnata, che prende origine da un fatto accaduto a don Bosco alle prese con la moltitudine dei ragazzi del suo primo oratorio.
Raccontano le “Memorie dell’Oratorio”:
“ Il giorno dei defunti don Bosco condusse tutti i ragazzi dell’Oratorio a visitare il camposanto e a pregare. Aveva promesso loro, al ritorno, castagne lesse. E per quell’occasione ne aveva comprato tre sacchi. Ma Mamma Margherita non aveva ben capito i suoi desideri e non ne aveva cotto che tre o quattro chili. … Il giovane Giuseppe Buzzetti arrivò a casa prima degli altri, si rese conto di ciò che era successo e corse a dirlo a don Bosco. Ma con tutto il fracasso che facevano i ragazzi non riuscì a farsi capire.
Arrivato all’Oratorio, don Bosco prese la piccola cesta e cominciò a distribuire le castagne con un grosso mestolo. In mezzo alle grida di gioia, Giuseppe Buzzetti gli gridava: “Non ce n’è per tutti. Non ce n’è per tutti”. Don Bosco gli rispose: “Ce n’è tre sacchi in cucina”. “No, ci sono solo queste, solo queste”. Don Bosco sembrò non credere a quell’avvertimento. Le castagne le aveva promesse a tutti. Per cui continuò nella distribuzione. Buzzetti guardava nervoso le poche manciate che restavano in fondo alla cesta e la fila di quelli che circondava don Bosco e che sembrava sempre più lunga. All’improvviso si fece un profondo silenzio. Centinaia di occhi incantati fissavano quella cesta che non era mai vuota. Ce ne fu per tutti. Forse per la prima volta, con le mani ripiene di castagne, i ragazzi gridarono quella sera: “Don Bosco è un santo”. Da allora ogni anno, in ogni casa, centro giovanile, oratorio o ambiente salesiano si ricorda questo fatto.
Giochi in allegria e castagne a merenda per tutti saranno gli ingredienti del pomeriggio di festa.