Ingresso ufficiale domenica scorsa presso la comunità salesiana
La comunità accoglie don Jacek
Un benvenuto condizionato dalle regole dettate dal Covid, ma non meno caloroso, quello riservato al don Jacek Jankosz, che ha fatto il suo ingresso ufficiale domenica scorsa assumendo il mandato di parroco presso la parrocchia salesiana del Sacro Cuore di Gesù al Valentino.
Alla celebrazione delle 18, presieduta dal vicario episcopale diocesano don Giampio Devasini, non hanno voluto mancare diversi confratelli del sacerdote e gruppi di fedeli che hanno condiviso con don Jacek un po’ di cammino, nelle diverse comunità in cui lui ha vissuto e servito.
Così in Basilica hanno condiviso questo bel momento i fedeli del Valentino, ma anche di Trino, dove don Jacek è stato parroco dal 2015 al 2017, e di Torino Valdocco, dove è stato incaricato del primo Oratorio di Don Bosco e viceparroco dal 2017 al 2020. Ai sacerdoti concelebranti della comunità di Casale si sono affiancati don Michele Molinar, vicario dell’Ispettore dei salesiani del Piemonte- Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini, e altri confratelli della comunità di Valdocco, con i quali don Jacek ha convissuto negli ultimi tre anni.
L’accoglienza del presbitero è avvenuta sul sagrato della Basilica, alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Fiorenzo Pivetta, che gli ha rivolto un saluto di benvenuto da parte dell’amministrazione comunale. Accompagnato dai sacerdoti presenti, il parroco ha poi sostato presso il fonte battesimale, il confessionale e l’altare in adorazione del Santissimo: i luoghi dell’esercizio del ministero. A Messa iniziata, nel suo saluto a nome del Vescovo Gianni, Don Giampio ha sottolineato la storia importante che lega la comunità salesiana alla diocesi di Casale, risalendo all’amicizia che diversi vescovi ebbero con don Bosco stesso e rinnovando il senso di riconoscenza della Diocesi nei confronti della comunità salesiana che amministra da più di un secolo la parrocchia più consistente della Città. La celebrazione è poi proseguita in modo consueto, con grande partecipazione dei fedeli in un clima di grande gioia e raccoglimento.
“Il padrone ha una vigna – ha esordito don Jacek nella sua prima omelia da parroco del Sacro Cuore – e poi la affida: ecco il vangelo di oggi. A me è stata affidata una bella vigna, che non è mia, è di Dio. Fidiamoci di questo Dio che accompagna, si fa presente nella cura di questa vigna che è la parrocchia”. Ha poi proseguito: “Matteo dice che la pietra scartata diventa la testata d’angolo su cui si regge una casa. Questo per dire che il Signore sa riciclare tutto, anche i nostri errori, i nostri sbagli le nostre incertezze. Tante volte si sentono delle critiche sullo stile di educazione cristiana di oggi, quali l’insegnamento di religione cattolica, come il catechismo, come il viatico, o l’unzione degli infermi. Ecco, non buttiamo nulla di tutto ciò di cui dispone la chiesa per avvicinare le persone a Dio, eliminiamo, invece, il peccato che tante volte rallenta la conoscenza di Dio o lo presenta in modo sbagliato. Non vorrei scartare nulla di ciò che hanno fatto in questa comunità: i miei predecessori don Marco, don Roberto, don Gervasio, don Adelino, don Ernesto, don Giuseppe, i parroci e i pastori d’anime che mi hanno preceduto”. Ha così concluso: “Sono tre i doveri del parroco: insegnare, santificare e governare. Termino citando una frase dalla lettera ai Corinzi che ho trovato sull’immaginetta del mio predecessore don Roberto Gualdoni “Della Chiesa sono diventato ministro non per fare da padrone fra voi, ma per essere cooperatore della vostra gioia”.
La festa per don Jacek è poi proseguita con una semplice condivisione conviviale.