Il 24 giugno 2018 dalle ore 14.30 circa, a San Martino di Rosignano, la comunità del paese ha deciso di festeggiare don Dante Caprioglio con l’intitolazione della piazza della chiesa in frazione San Martino all’ ex rettore del Collegio San Carlo di Borgo San Martino che, nel solco di Don Bosco, ha formato centinaia di ragazzi e si è occupato del San Carlo calcio.
Edizione del 28 Giugno 2018
Domenica scorsa la cerimonia di intitolazione della piazza
antistante la chiesa parrocchiale
Quel legame speciale
Tantissime persone per ricordare Don Dante Caprioglio
Si è svolta domenica 24 Giugno a San Martino di Rosignano, la cerimonia di intitolazione della piazza antistante la chiesa parrocchiale a Don Dante Caprioglio. L’affluenza del pubblico, le numerose personalità intervenute, i molti professori ed ex allievi hanno rinsaldato il loro legame con il compianto sacerdote, partecipando alla bella cerimonia. L’intitolazione, fortemente voluta dall’amministrazione Comunale di Rosignano e dalla Comunità di San Martino di Rosignano, ha fatto registrare momenti di commozione quando il Sindaco Chiesa ha avuto parole di gratitudine e affetto nei confronti dell’amatissimo Don Dante. “Un talento “salesiano” naturale, prezioso, che univa generazioni diverse e distanti – ha commentato il Sindaco Chiesa – che contraddistinse la sua lunga ed operosa esistenza; la sua passione educativa che ancor oggi vive e offre frutti attraverso l’impegno dei suoi ex allievi del Collegio San Carlo, i quali anche mediante l’Associazione che porta il suo nome, operano con encomiabile assiduità conferendo borse di studio a giovani studenti meritevoli, predisponendo iniziative culturali e sportive, soprattutto rivolte ai giovani che Don Dante amava come il suo grande predecessore e maestro Don Bosco”.
La Targa è stata scoperta dai parenti del compianto sacerdote e Don Marco Durando, ora parroco della comunità di San Martino, è poi intervenuto ricordando la figura di Don Dante Caprioglio e procedendo alla benedizione della Targa. “Intitolare una piazza alla memoria di una persona, significa far vivere per sempre il Suo nome, il Suo operato, – è poi intervenuto Gabriele Ferraris, presidente dell’associazione Don Dante – che attraverso la determinazione che lo caratterizzava, ha indubbiamente contribuito a dare lustro al territorio, ad onorare e rendere migliore e più bello il luogo in cui era nato”. I numerosi presenti, hanno poi vissuto uno splendido pomeriggio di musica, che ha visto protagonisti il M.o Massimo Gabba all’organo a canne, Giuliano Ferraris al pianoforte e tastiere e Gabriele Ferraris al basso. L’evento è stato condotto con maestria da Enzo Garreffa, che ha fatto gli onori di casa ed ha contribuito in modo determinante alla riuscita dell’evento. Sono stati eseguiti brani di Schumann, Bach, Liszt e Pachelbel in versione sia classica che elaborati jazz, suscitando grande apprezzamento nel pubblico presente. Il Concerto ha evidenziato come i due generi possano subire la compenetrazione l’uno dell’altro e possono fondersi in un tutt’uno, in cui diventa facile inserire spazi per l’improvvisazione personale. La manifestazione è stata coinvolgente e gradevolissima e molti presenti hanno auspicato possa diventare un appuntamento annuale. La magnifica giornata si è conclusa presso l’adiacente Circolo ACLI, ove la presidente Rita Medesani ha accolto i partecipanti per un delizioso rinfresco offerto dal Circolo stesso e da tutta la popolazione SanMartinese.
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Altra notizia sempre sulla piazza dedicata a don Dante:
Lo Scoprimento della targa in onore del carismatico sacerdote Salesiano.
Piazza Don Dante Caprioglio
San Martino di Rosignano: la cerimonia dell’intitolazione. L’Associazione Don Dante Ha saputo dare lustro al territorio, onorato e reso migliore il luogo in cui era nato.
Si è svolta domenica a San Martino di Rosignano la cerimonia di intitolazione della piazza antistante la chiesa parrocchiale a don Dante Caprioglio.
L’intitolazione è stata voluta dall’Amministrazione Comunale e dalla comunità di San Martino.
“Don Bosco è stato un talento salesiano prezioso, che univa generazioni diverse e distanti tra loro – ha commentato il sindaco Cesare Chiesa – che contraddistinse la sua lunga ed operosa esistenza; la sua passione educativa che ancor oggi vive e offre frutti attraverso l’impegno dei suoi ex allievi del Collegio San Carlo i quali, anche mediante l’Associazione che porta il suo nome, operano con encomiabile assiduità conferendo borse di studio a giovani studenti meritevoli predisponendo iniziative culturali e sportive, soprattutto rivolte ai giovani che Don Dante amava come il suo grande predecessore e maestro Don Bosco”.
La targa è stata scoperta dai parenti del compianto sacerdote e da Don Marco Durando, ora parroco della comunità di San Martino, che è poi intervenuto ricordando la figura di Don Dante Caprioglio e precedendo alla benedizione.
“Intitolare una piazza alla memoria di una persona, significa far vivere per sempre il suo nome, il suo operato – è poi intervenuto Gabriele Ferraris, presidente dell’Associazione Don Dante Caprioglio – ed è certamente il modo più alto e degno di riconoscere l’operato del sacerdote che, attraverso la determinazione che lo caratterizzava , ha indubbiamente contribuito a dare lustro al territorio, ad onorare e rendere migliore e più bello il luogo in cui era nato”.
Concerto in chiesa di Gabba e i Ferraris con brani Schumann, Bach, Liszt, Pachelbel
I numerosi presenti, hanno poi vissuto un pomeriggio di musica che ha visto protagonisti Massimo Gabba all’organo a canne, Giuliano Ferraris al pianoforte e tastiere e Gabriele Ferraris al basso.
L’evento è stato condotto da Enzo Garreffa, che ha fatto gli onori di casa ed ha contribuito in modo determinante alla riuscita della cerimonia. Sono stati eseguiti brani di Schumann, Bach Liszt e Pachelbel in versione sia classica che elaborati jazz.
Il concerto svoltosi a San Martino di Rosignano ha evidenziato come i due generi possano fondersi in un tutt’uno in cui diventa facile inserire spazi per l’improvvisazione personale. Da tutti l’auspicio che l’evento possa trasformarsi in un appuntamento annuale.
La giornata si è conclusa al Circolo ACLI, dove la presidente Rita Medesani ha accolto i partecipanti con il rinfresco offerto dal Circolo stesso e dalla comunità di San Martino.
Articolo a cura di Pier Luigi Rollino
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Breve Biografia di Don Dante
a cura della redazione de La Stampa-Alessandria:
Quella di don Dante non è stata una vita comune. Era una persona speciale. Alle sue spalle 80 anni di professione religiosa fra i salesiani, 70 di sacerdozio e 60 di presenza a Borgo San Martino, sede dello storico collegio salesiano. Originario di San Martino di Rosignano, paese di cui è stato parroco per 26 anni, scoprì la vocazione grazie al suo pievano don Quarello che da giovane aveva conosciuto personalmente don Bosco. A 10 anni entrò in Seminario a Casale (siamo nel 1930) per passare all’Aspirantato salesiano al Valentino e proseguire gli studi del noviziato a Borgomanero, dove diventò salesiano l’8 settembre 1936. Nel 1940 ottenne la maturità classica al liceo Carlo Alberto di Novara. Seguì poi il corso quadriennale di Teologia, nel giugno 1946 venne ordinato sacerdote e nel 1951 si laureò in Lettere e Filosofia a Torino con la tesi «Psicologia femminile in Euripide». Insegnante di Lettere a Novara, ebbe come allievo, con cui stringerà una profonda amicizia, Giampiero Boniperti, con cui condividerà la passione per la Juventus.
Nel 1956 arrivò al Collegio San Carlo di Borgo. Ebbe l’intuito di ottenere il riconoscimento e la parificazione degli istituti tecnici per Ragionieri e Geometri. La struttura sotto la sua direzione-presidenza crebbe negli anni arrivando ad avere 430 studenti di cui 250 nel convitto. Il collegio fu chiuso nel 2000, ma don Dante vi rimase per altri 16 anni.
Nel 1963 la sua grande passione per lo sport, e in particolare per il calcio, sfociò nella formazione di una squadra giovanile che fu iscritta al campionato Pgs e, nel 1964, a quello della Figc. Fu un suo merito la costruzione del campo dal calcio, dell’illuminazione, del Palasport, dei campi polivalenti, degli spogliatoi con il bar e gli uffici. Per 50 anni il suo San Carlo ha dominato le scene del calcio locale. Fu ispiratore di numerosi talenti calcistici del Monferrato, fra cui il centrocampista bianconero Vinicio Verza. Amava la musica (fece realizzare un auditorium al San Carlo) e la letteratura: recitava la Divina Commedia a memoria. Fino al 17 ottobre, viveva ancora nella sua stanza del Collegio San Carlo e passava i pomeriggi nel suo vecchio studio. Leggeva, si informava, riceveva i tanti amici ed ex allievi. Poi per motivi di salute il trasferimento nella casa dei Salesiani al Valentino a Casale.
Articolo originale su: salesianipiemonte.it
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